L’immagine tradizionale di Siena è una città in tutte le sfumature del rosso mattone.
Chiunque infatti, per averne vista una foto, conosce piazza del Campo: rosso il Palazzo Pubblico, rossa (e bianca) la Torre del Mangia, (quasi tutti) rossi i palazzi che vi si affacciano, rossa (e grigia) la pavimentazione in mattoni a spina di pesce.
Ma Siena in realtà fu anche assai colorata: colori vivaci e squillanti, e perfino invadenti, se rapportati alla nostra percezione attuale.
A partire dal ’700 si diffusero infatti capillarmente le facciate con elementi decorativi in stucco oppure dipinti a trompe l’oeil: intonaci a imitazione di muri di pietra o mattoni, motivi geometrici o figurativi, insegne pubblicitarie di fabbriche e negozi ormai dimenticati, membrature architettoniche e perfino la rappresentazione di intere porte e finestre. Di queste decorazioni restano ancora le tracce offuscate da anni, decenni e perfino secoli di scarsa manutenzione o dal cambiamento del clima culturale e del gusto architettonico dominante.
I colori di Siena ci guida alla scoperta di questo mondo ormai perduto: con un linguaggio semplice e chiaro e un ricco apparato iconografico sintetizza il contesto storico di cui queste decorazioni erano parte integrante; ne chiarisce gli aspetti formali, stilistici e compositivi e spiega i materiali e le tecniche di esecuzione.
Il libro si pone quindi come un importante strumento di conoscenza per gli addetti ai lavori (architetti, restauratori, decoratori e storici dell’arte) o i semplici appassionati, e soprattutto come spunto di riflessione per chi si occupa a vario titolo di edilizia tradizionale e salvaguardia dei centri storici: riscoprire i colori perduti delle nostre città è infatti un preciso dovere culturale, perché quanto resta di questo patrimonio poco noto – di straordinario valore storico e testimoniale – merita di essere conosciuto e salvato.
È possibile acquistarlo sulle librerie on line o sul sito dell’editore, nelle librerie di Siena e in tutte le maggiori librerie italiane previa ordinazione. Se invece desideri saperne di più, consulta questo breve abstract o scopri alcune facciate senesi.