Edilizia minuta piacentina: infissi e cornicioni

Il castello di Nibbiano, un piccolo borgo nei colli piacentini, è già attestato nel XII secolo ma a noi è giunto praticamente irriconoscibile a causa delle innumerevoli modifiche subite nei secoli. La facciata principale, in precario stato di conservazione, è attualmente caratterizzata da soluzioni e dettagli costruttivi molto semplici e “poveri”.

Colpiscono soprattutto due elementi:

– L’infisso, apparentemente non apribile, formato da elementi lignei a sezione rotonda incastrati tra loro a formare otto specchiature quadrate.

– Lo sporto di gronda, caratterizzato da una tecnica costruttiva molto semplice. La muratura termina infatti assai bruscamente senza alcuna cimasa di mattoni o cornice in intonaco sagomato. Alcune mensole lignee, probabilmente i terminali dei travicelli del tetto orditi in direzione della falda sostengono una specie di arcareccio pensile, su cui poggiano direttamente i due strati di coppi (coppo dritto e coppo rovescio) del manto di copertura: manca perfino il tavolato strutturale che normalmente è presente anche negli edifici più modesti. Ma la vera curiosità consiste nel fatto che questo sistema così semplice risulta comunque ben rifinito, come testimoniano le mensole lignee squadrate e intagliate.

Interessanti infine i lacerti di intonaco a finta pietra visibili sulla destra.

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