Una STRUTTURA DI LEGNO ripescata nel fiume

La struttura lignea nella piazza di Pianello Val Tidone.

Passeggiando ad agosto per il centro storico di Pianello Val Tidone, un piccolo paese sulle colline piacentine, ho notato questa curiosa struttura di legno.

Si tratta di una grossa trave, o meglio di un vero e proprio tronco d’albero appena scortecciato e rozzamente squadrato, con ancora incastrati tre elementi lignei di sezione molto più sottile e apparentemente spezzati. In origine tuttavia questi elementi erano più numerosi, come testimoniano tre fori passanti a sezione quadrata.

Particolare dei fori passanti a sezione quadrata sulla trave.

Un cartello precisa quanto segue:
Nel 2004 in loc. Stà di Nibbiano lungo il fiume Tidone rinvenni un’antica struttura in legno sostenuta da 5 travi. La trave esposta ne apparteneva.
Riportata alla luce dopo un anno di intenso lavoro e subito completamente distrutta da una ruspa.
Il ritrovamento è stato possibile grazie alle ultime piene del fiume Tidone, che avevano trasportato a valle la trave“.

C’è anche una fotografia del ritrovamento: sopra la trave si notano altri elementi lignei, purtroppo spezzati, che sembrano messi in orizzontale sulla trave.

Di questa struttura non so altro, né – da quello che so – sono state compiute ulteriori ricerche o analisi, ad esempio datazione con dendrocronologia o Carbonio 14.

Cosa potrebbe essere?

Fotografia del ritrovamento: sull’estradosso della trave si notano alcuni elementi spezzati disposti orizzontalmente.

Personalmente ho due ipotesi:
1) Si tratta di una struttura architettonica di un edificio rurale, ad esempio un soppalco per il deposito di fieno o granaglie: quella esposta sarebbe la trave maestra con ancora le teste di due pilastri di sostegno. Gli elementi orizzontali visibili nella foto del ritrovamento sarebbero invece i resti dell’impalcato e più precisamente dei travetti dell’orditura secondaria.
2) Faceva parte di un qualche tipo di macchinario, come un torchio per il vino o la macina di un mulino ad acqua. L’idea è nata per analogia con un ritrovamento nella campagna di Pompei, dove in una villa rustica distrutta dall’eruzione del 79 d.C. è stato rinvenuto un torchio da vino costituito proprio da una grossa trave di legno che veniva pressata sull’uva con un ingegnoso sistema di funi e ingranaggi.

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