Una STRUTTURA DI LEGNO ripescata nel fiume
![](https://ilcapochiave.it/wp-content/uploads/2017/11/Copertina-300x170.jpg)
Passeggiando ad agosto per il centro storico di Pianello Val Tidone, un piccolo paese sulle colline piacentine, ho notato questa curiosa struttura di legno.
Si tratta di una grossa trave, o meglio di un vero e proprio tronco d’albero appena scortecciato e rozzamente squadrato, con ancora incastrati tre elementi lignei di sezione molto più sottile e apparentemente spezzati. In origine tuttavia questi elementi erano più numerosi, come testimoniano tre fori passanti a sezione quadrata.
![](https://ilcapochiave.it/wp-content/uploads/2017/11/Foro-300x225.jpg)
Un cartello precisa quanto segue:
“Nel 2004 in loc. Stà di Nibbiano lungo il fiume Tidone rinvenni un’antica struttura in legno sostenuta da 5 travi. La trave esposta ne apparteneva.
Riportata alla luce dopo un anno di intenso lavoro e subito completamente distrutta da una ruspa.
Il ritrovamento è stato possibile grazie alle ultime piene del fiume Tidone, che avevano trasportato a valle la trave“.
C’è anche una fotografia del ritrovamento: sopra la trave si notano altri elementi lignei, purtroppo spezzati, che sembrano messi in orizzontale sulla trave.
Di questa struttura non so altro, né – da quello che so – sono state compiute ulteriori ricerche o analisi, ad esempio datazione con dendrocronologia o Carbonio 14.
Cosa potrebbe essere?
![](https://ilcapochiave.it/wp-content/uploads/2017/11/Ritrovamento-1-300x208.jpg)
Personalmente ho due ipotesi:
1) Si tratta di una struttura architettonica di un edificio rurale, ad esempio un soppalco per il deposito di fieno o granaglie: quella esposta sarebbe la trave maestra con ancora le teste di due pilastri di sostegno. Gli elementi orizzontali visibili nella foto del ritrovamento sarebbero invece i resti dell’impalcato e più precisamente dei travetti dell’orditura secondaria.
2) Faceva parte di un qualche tipo di macchinario, come un torchio per il vino o la macina di un mulino ad acqua. L’idea è nata per analogia con un ritrovamento nella campagna di Pompei, dove in una villa rustica distrutta dall’eruzione del 79 d.C. è stato rinvenuto un torchio da vino costituito proprio da una grossa trave di legno che veniva pressata sull’uva con un ingegnoso sistema di funi e ingranaggi.