Dissesto di volte ed archi PER CARICHI ASIMMETRICI CONCENTRATI

Come qualsiasi altro elemento costruttivo, anche volte ed archi in muratura vanno soggetti a dissesti più o meno pericolosi che comportano generalmente la comparsa di lesioni e la perdita della geometria originaria.

Le cause più comuni di tali dissesti sono normalmente:
– allontanamento reciproco delle imposte;
– cedimento di una delle imposte;
– carichi eccessivi;
carichi asimmetrici.

Quest’ultimo caso negli edifici storici è assai comune e si verifica normalmente quando vari decenni o secoli dopo la costruzione, si modifica la struttura originaria dell’edificio ad esempio dividendo a metà una stanza con un pesante tramezzo in direzione perpendicolare all’arco o alla volta, oppure inserendo la trave maestra di un solaio che grava direttamente su una porta o finestra ad arco. Un’altra evenienza abbastanza comune che riguarda invece le volte è la formazione di fenomeni di instabilità del campo centrale a causa di spostamenti nel riempimento, storicamente incoerente e realizzato con materiali di risulta come calcinacci provenienti da opere di demolizione, ghiaia, sabbia, terriccio e cocci di vasellame rotto o difettoso.

L’esempio di Casa Romei

Assai più rara è invece la situazione che ho riscontrato nel cortile di Casa Romei a Ferrara, un pregevole esempio di dimora signorile del XV secolo perfettamente conservata, in cui il dissesto è la diretta conseguenza di un errore costruttivo.

Il cortile d’onore si caratterizza infatti per uno splendido loggiato con portico che si sviluppa su tre lati non coincidenti al piano terra e al primo piano. In particolare al piano terra un segmento di portico del piano sovrastante è sorretto da alcuni arconi a sesto ribassato che, tramite poderosi mensoloni in muratura molto aggettanti, trasferiscono i carichi a spessi contrafforti collegati alla muratura (Foto 1).

 

Questo però non avviene per i due arconi agli estremi della serie, che gravano direttamente sul primo arco di ciascun segmento di portico con un carico concentrato posizionato tra l’imposta e la chiave a circa 1/3 da quest’ultima (Foto 2). Si tratta ovviamente di un grossolano errore costruttivo che ha comportato la formazione di un dissesto assai vistoso (Foto 3). Tuttavia, avendo visitato la casa come semplice turista, non ho potuto eseguire un esame approfondito dei rapporti stratigrafici tra i vari lati del cortile, e perciò non posso stabilire se si tratta di un errore contemporaneo alla costruzione dell’edificio oppure derivante da un rimaneggiamento successivo.

Caratteristiche del dissesto

Il dissesto per carichi concentrati asimmetrici si manifesta con un’evidente perdita di geometria dell’arco (in questo caso a tutto sesto) o della volta e la formazione di tre cerniere plastiche del tutto simili a quelle per le rotture a flessione: due posizionate all’estradosso (e perciò comunemente non visibili dal basso) in corrispondenza dei due estremi della sezione deformata di arco o volta, e uno all’intradosso al centro di quest’ultima (Foto 4). Questa lesione corrisponde alla cerniera plastica che si forma in corrispondenza della chiave in caso di allontanamento delle imposte.

Si tratta di un dissesto estremamente pericoloso per due motivi:
– la formazione di un momento flettente, che sottopone l’arco a una sollecitazione di trazione che non è in grado di sostenere;
– la perdita della geometria originaria causa la deformazione della curva delle pressioni con formazione di sollecitazioni anomale.

Nel cortile di Casa Romei il dissesto, molto evidente, è stato “disattivato” ormai da molto tempo in seguito a interventi di restauro: non sono infatti visibili lesioni all’intradosso dell’arco (cerchio e linea rossa), attualmente intonacato, anche se nella ghiera si notano alcune possibili tracce residue delle cerniere in origine posizionate sia all’estradosso che all’intradosso (cerchi e linee verdi e gialleFoto 5 e 6).


La Foto 4 è tratta da Giovanni CangiManuale del recupero strutturale antisismico.

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